Quando ti viene il groppo alla gola...
14-06-2008 -
Figuriamoci, quando ero piccino, se uno aveva 40 anni era vecchio! A 50 o poco più la maggior parte se ne andava...
Per una società sportiva 40 anni sono molti, specialmente se è una squadra coniugata al femminile!
Nel '68 non era mica come oggi, che se una bimba non fa sport viene quasi emarginata: allora era il contrario. Noi a Pontedera fummo i primi a fare sul serio su questo fronte, e non avevamo amici, anzi, ci ridevano dietro!
Ora mi guardo intorno e di amici ne vedo tanti, amici che ci aiutano sia mettendosi le mani in tasca che in tante altre piccole/grandi maniere.
Ora mi guardo intorno e vedo DONNE, le stesse che giovanissime hanno sudato in palestra, hanno sopportato le "angherie" di allenatori da battaglia.
Hanno in braccio (o al seguito) i propri uomini e i propri figli.
Tutte loro hanno negli occhi quella luce che solo un ricordo piacevole sa dare.
E lo sport riesce a darli i ricordi piacevoli, se non altro facendoci rammentare che siamo stati giovani e spensierati e che abbiamo fatto qualcosa di diverso: abbiamo fatto pallavolo, assieme ad altre come noi, che ora sono qui e come me ricordano (rimpiangono?) tutto.
Queste donne, ragazze o spose che siano, sono belle, sono diverse, e tutti noi ci riconosciamo in esse, e tutti noi siamo grati a loro per quello che ci hanno dato.
E ti rimane quel groppo alla gola...
paolo
Per una società sportiva 40 anni sono molti, specialmente se è una squadra coniugata al femminile!
Nel '68 non era mica come oggi, che se una bimba non fa sport viene quasi emarginata: allora era il contrario. Noi a Pontedera fummo i primi a fare sul serio su questo fronte, e non avevamo amici, anzi, ci ridevano dietro!
Ora mi guardo intorno e di amici ne vedo tanti, amici che ci aiutano sia mettendosi le mani in tasca che in tante altre piccole/grandi maniere.
Ora mi guardo intorno e vedo DONNE, le stesse che giovanissime hanno sudato in palestra, hanno sopportato le "angherie" di allenatori da battaglia.
Hanno in braccio (o al seguito) i propri uomini e i propri figli.
Tutte loro hanno negli occhi quella luce che solo un ricordo piacevole sa dare.
E lo sport riesce a darli i ricordi piacevoli, se non altro facendoci rammentare che siamo stati giovani e spensierati e che abbiamo fatto qualcosa di diverso: abbiamo fatto pallavolo, assieme ad altre come noi, che ora sono qui e come me ricordano (rimpiangono?) tutto.
Queste donne, ragazze o spose che siano, sono belle, sono diverse, e tutti noi ci riconosciamo in esse, e tutti noi siamo grati a loro per quello che ci hanno dato.
E ti rimane quel groppo alla gola...
paolo